Cos'è
Sono state presentate oggi pomeriggio, giovedì 19 giugno, a Palazzo Assessorile le tre mostre ormai prossime all’inaugurazione (“Reti. Tesori archeologici del Ferdinandeum dalla Valle dell’Inn alla Val di Non”, “Reti contemporanee” e “Nadia Tamanini. Se non sbaglio”) che nel periodo estivo-autunnale saranno ospitate negli spazi proprio di Palazzo Assessorile e della vicina Batibōi Gallery, ma anche al Museo Retico e a Casa de Gentili a Sanzeno.
La prima a essere inaugurata sarà l’esposizione intitolata “Reti. Tesori archeologici del Ferdinandeum dalla Valle dell’Inn alla Val di Non”, sabato 28 giugno alle ore 18.00. «L’idea di questa mostra è nata due anni fa dal sindaco Ruggero Mucchi e dall’allora assessora alla cultura Simona Malfatti – ha esordito la sindaca di Cles Stella Menapace –. Una mostra che racconta la nostra storia e che condivide un patrimonio dell’Euregio».
Parole a cui si sono aggiunte quelle del vicesindaco e assessore alla cultura Vito Apuzzo. «Si tratta di un progetto che ho ereditato, per cui è giusto dare merito a chi l’ha ideato e portato avanti. Personalmente sono molto soddisfatto perché in questi casi la sovracomunalità, per l’importanza dell’argomento, è fondamentale. E qui addirittura parliamo di un’iniziativa sovranazionale. L’archeologia è materia complessa, ma sempre affascinante, e sono particolarmente contento che la mostra potrà coinvolgere anche il mondo della scuola, proseguendo fino a ottobre».
Sono stati quindi i curatori Gianluca Fondriest e Veronica Barbacovi a entrare nel dettaglio delle esposizioni. «Questa proposta nasce per mostrare come, anche nel passato, le Alpi non rappresentassero una barriera invalicabile, ma un ponte tra culture – ha spiegato Fondriest –. E lo fa attraverso molti reperti in prestito che rivelano caratteristiche particolari della cultura retica. Con una mostra d’arte contemporanea parallela abbiamo inoltre coinvolto degli artisti che dialogano con questi reperti a Casa de Gentili».
«Con questa mostra molti reperti importanti dal punto di vista storico-archeologico e belli dal punto di vista estetico tornano nella loro terra d’origine, ovvero la Val di Non – ha aggiunto Barbacovi –. E dimostrano così contatti, unioni, amicizie tra le popolazioni alpine».
Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti anche Martin Slaifer Ziller, sindaco di Sanzeno e presidente della Comunità della Val di Non, Lorenza Endrizzi per la Sovrintendenza per i beni e le attività culturali, e Isa Nebl, atelierista della Cooperativa La Coccinella alla Batibōi Gallery.
Di seguito i dettagli delle tre mostre.
RETI. TESORI ARCHEOLOGICI DEL FERDINANDEUM DALLA VALLE DELL’INN ALLA VAL DI NON (Palazzo Assessorile Cles e Museo Retico Sanzeno - 28 giugno-12 ottobre 2025)
La mostra, curata da Gianluca Fondriest, Wolfgang Sölder e Veronica Barbacovi, è un progetto che unisce passato e presente, storia e arte, comunità e territorio. Pensata per raccontare la cultura retica attraverso i prestigiosi reperti concessi in prestito dal Ferdinandeum di Innsbruck, celebra il patrimonio condiviso delle culture alpine centro- orientali nell’età del Ferro e il profondo legame tra i territori un tempo abitati dai Reti.
Al centro dell’esposizione, la cultura Fritzens-Sanzeno (conosciuta anche come “retica”) viene presentata come espressione di un mondo alpino dinamico, aperto agli scambi e alle relazioni, lontano dall’idea di una popolazione isolata tra le montagne.
Reperti archeologici provenienti dalla Val di Non, dal Trentino, dall’Alto Adige e dal Tirolo – suddivisi in sezioni tematiche dedicate alla vita quotidiana, ai culti, alla scrittura, all’economia contadina e al ruolo del banchetto e del vino – dialogano con le opere di artisti contemporanei attivi nelle stesse aree alpine, accompagnati da suoni, filmati e illustrazioni realizzate appositamente per la mostra.
Il percorso espositivo si sviluppa su tre piani di Palazzo Assessorile a Cles e in una sala del Museo Retico a Sanzeno. Non mancheranno laboratori didattici per bambini e famiglie, eventi serali e visite guidate: un’occasione unica per vivere un’esperienza culturale a tuttotondo. Perché ogni reperto è un frammento vivo del nostro passato, e ogni scoperta un invito a guardare il mondo con maggiore consapevolezza.
ORARI:
Da martedì a domenica, orario 10.00-12.00/15.00-18.30
Lunedì pomeriggio, orario 15.00-18.30
BIGLIETTI:
Biglietto intero € 3
RIDUZIONI: Under 18, over 65, studenti fino a 25 anni -Persone con disabilità - Possessori di
Trentino Guest Card, € 0
Possessori dell’Euregio Family Pass € 3 a famiglia
Residenti a Cles con ingressi illimitati € 3
Ingresso gratuito ogni prima domenica del mese.
Ingresso gratuito previa presentazione del biglietto di ingresso presso il Museo Retico.
Diversi gli eventi collaterali in programma nei mesi di luglio e agosto. Tutte le info sul sito www.comune.cles.tn.it.
RETI CONTEMPORANEE - Artisti dell’Euregio in dialogo con la cultura retica (Casa de Gentili Sanzeno – 11 luglio-26 ottobre 2025)
La mostra, dedicata ad espressioni dell’arte contemporanea nei territori dell’Euregio, si inserisce nel vasto progetto di valorizzazione della cultura retica per l’estate/autunno 2025 intitolato “Reti. Tesori archeologici del Ferdinandeum dalla Valle dell’Inn alla Val di Non”.
Il progetto generale, organizzato in sinergia da diversi enti trentini e tirolesi, mira a creare un’esperienza culturale significativa che unisca le comunità locali delle aree alpine, rafforzando i legami tra i territori dell’Euregio e celebrando il patrimonio comune delle culture montane e del condiviso passato retico.
L’evento si struttura su tre sedi espositive: Palazzo Assessorile di Cles, il Museo Retico di Sanzeno (ospitanti preziosi reperti archeologici dal Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck) e Casa de Gentili a Sanzeno che presenta opere di dieci artisti provenienti dal Trentino, dall’Alto Adige/Südtirol e dal Tirolo, espressioni della cultura contemporanea di questi territori.
Gli artisti Mario Gasser, Mauro Larcher, Georg Loewit, Elena Munerati, Marcello Nebl, Alex Pergher, Nadia Tamanini, Pietro Weber, Ivan e Luciano Zanoni, espongono opere in connessione con i reperti archeologici di Palazzo Assessorile e del Museo Retico, fonti di ispirazioni e dialogo, e altre opere a tema libero che evidenziano in maniera più esauriente la poetica di ogni singolo artista.
Inaugurazione: venerdì 11 luglio, ore 18.00.
Mostra a ingresso libero. Apertura: 12 luglio - 7 settembre tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00; 12 settembre - 26 ottobre venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 18.00.
Progetto culturale: Comune di Sanzeno. In collaborazione con: Comune di Cles, Provincia Autonoma di Trento.
Curatela: Marcello Nebl con la collaborazione di Gianluca Fondriest. Allestimento: Marcello Nebl, Alex Pergher.
Opere in mostra di: Mario Gasser, Mauro Larcher, Georg Loewit, Elena Munerati, Marcello Nebl, Alex Pergher, Nadia Tamanini, Pietro Weber, Ivan Zanoni, Luciano Zanoni.
Con il contributo di: Comunità della Val di Non; Consorzio BIM dell’Adige; Apt Val di Non; Associazione culturale G.B. Lampi; Cassa Rurale Val di Non - Rotaliana e Giovo.
NADIA TAMANINI – SE NON SBAGLIO (Batibōi Gallery Cles – 28 giugno-16 novembre 2025)
La Batibōi Gallery – Piazza Municipio 5, Cles – spazio espositivo gestito dalla cooperativa La Coccinella nato in collaborazione con il Comune e la Biblioteca di Cles, ospita fino al 16 novembre 2025 la mostra personale di Nadia Tamanini “Se non sbaglio”, a cura di Marcello Nebl.
La mostra presenta opere sonore, visive e installati di Nadia Tamanini (1987, Trento), artista multidisciplinare, recentemente vincitrice del secondo premio del prestigioso Premio Piero Siena di Bolzano, e come spiegato da lei stessa: «Poesia visiva e sonora, arte tessile e installazione si intrecciano, in una ricerca volta allo spostamento di senso e orientamento, un invito al perdersi per ritrovarsi. Un taglia e cuci, tra segno e significato, dove l’errore si fa chiave di volta, soglia di messa in discussione. Cartamodelli, spilli, chiodi, fili, corde, ricami e garbugli: materiali e gesti che scompongono e ricompongono. Per rivedere margini e coordinate. Per abitare il corpo individuale come corpo collettivo e multiforme».
La mostra, a ingresso libero, è visitabile il venerdì, dalle ore 16 alle 18, e nelle giornate di apertura di Palazzo Assessorile, rivolgendosi alle custodi.
Inoltre, il venerdì pomeriggio, dalle 16 alle 18, non mancano anche presso la BatibōiLAB laboratori creativi per ogni età condotti dalle atelieriste della Galleria.
Appuntamento speciale venerdì 8 agosto, alle ore 16.00, con un laboratorio dal titolo “CHE INCEPPO!”, condotto dall’artista Nadia Tamanini.
«Siamo molto felici di accogliere il lavoro di Nadia Tamanini alla Batibōi Gallery – spiega Barbara Zoccatelli, coordinatrice pedagogica La Coccinella –, artista che per temi, linguaggi e ricerca espressiva sentiamo vicina e coerente con le finalità e i valori che orientano l’esperienza pedagogico-educativa dei servizi educativi della cooperativa La Coccinella. Condividiamo l’idea che nel percorso educativo l’errore non è un fallimento, ma una preziosa opportunità di crescita. Sbagliare consente a tutte le persone, bambine e adulte, di riflettere sui propri processi di apprendimento e di sviluppare pensiero critico. L’errore stimola la curiosità, incoraggia la ricerca di soluzioni alternative, lo sviluppo del pensiero divergente e rafforza la comprensione. Valorizzare l’errore come parte del cammino significa creare un clima educativo in cui non si ha paura di tentare e questo promuove la costruzione di personalità autonome, aperte, creative e flessibili».
Per informazioni e prenotazioni contattare la Cooperativa La Coccinella allo 0463 600168 o alla mail batiboigallery@lacoccinella.coop.