Descrizione
È avvenuto ufficialmente nella mattinata di oggi, mercoledì 12 giugno, durante la conferenza stampa tenutasi a Palazzo Assessorile a Cles, il “golive” del sito internet www.visitcles.it, nuova piattaforma web voluta dall’amministrazione comunale clesiana nell’ambito di un progetto di valorizzazione delle risorse culturali iniziato nel 2017.
Allora il sindaco Ruggero Mucchi decise di affidare a Lucia Barison l’incarico di uno studio di fattibilità per la messa in rete del patrimonio culturale del territorio.
Successivamente vennero realizzati una mostra a Palazzo Assessorile, intitolata “Le cinque chiavi gotiche” e pensata per rigenerare la memoria storica del luogo, che nel 2020 fece oltre 16mila visitatori, e la realizzazione di un libro, nel 2021, intitolato “Cles. Arte, Natura e Storia”, a cura di Alessandro Bezzi, Alberto Mosca, Marcello Nebl. Step ragionati e ponderati per giungere alla valorizzazione del patrimonio mobile e immobile della borgata clesiana.
«È stato un percorso lungo, con delle tappe necessarie e propedeutiche per comunicare ai clesiani il valore territoriale e culturale del nostro paese – ha spiegato il primo cittadino –Cles vuole iniziare a ritagliarsi un proprio ruolo nell’ambito turistico della valle. E lo vuole fare raccontandosi, mostrando cosa si può fare e vedere e migliorando la fruibilità dei luoghi clesiani».
La piattaforma web “Visitcles” ospita infatti contenuti testuali, fotografici e virtuali fortemente rappresentativi del territorio. A sviluppare la proposta è stata Lucia Barison con il supporto di Laura Paternoster dell’Ufficio Cultura del Comune di Cles, della dirigente del Servizio Sara Lorengo e dell’assessora competente Simona Malfatti.
«Questo progetto è il frutto di un grande lavoro e di una proficua collaborazione – ha commentato l’assessora alla cultura –. Riteniamo fondamentale riuscire a veicolare dei messaggi ai clesiani e ai visitatori che arrivano qui perché alla ricerca di una proposta turistica non caotica ma lenta, fatta di sapori, sport e movimento, cultura, eventi».
“Visitcles” non è solo un sito web, ma uno strumento di conoscenza pensato per la comunità e il “clesiano temporaneo”, sia esso turista, lavoratore o studente.
È stata la coordinatrice del progetto Lucia Barison a illustrare i dettagli dell’iniziativa. «Si è trattato di un lavoro complesso, iniziato con l’ideazione del concept del marchio “Visitcles” e la realizzazione di un’architettura delle informazioni organizzata e semplificata, accessibile e accattivante».
Il lavoro è proseguito insieme alla web agency “Kumbe” che ha di fatto costruito la piattaforma con il coinvolgimento di Nicolò Pennestre (Amministratore Kumbe), Alessandra Carli (Project Manager Kumbe) e Mirian Molina (Digital Account & Help Desk Manager Kumbe).
Importante è stata la raccolta di testi nel libro “Cles. Arte, Natura e Storia”, scritti da numerosi storici del territorio.
Fondamentale anche il contributo fotografico curato dalla giovane fotografa clesiana Francesca Dusini: scatti che narrano il patrimonio culturale, naturalistico, archeologico del territorio. E ancora i virtual tour delle chiese del centro storico, delle frazioni e dei rioni realizzati da Gabrio Girardi di “NeoInfinity”, che rendono la “visita” nelle chiese un’esperienza unica e accessibile a tutti.
«Parliamo di una piattaforma semplice e accattivante, non statica ma dinamica – ha proseguito Barison –. Il progetto proseguirà ora con lo sviluppo del sistema di comunicazione integrata, pannellistica, segnaletica e materiale cartaceo coordinati con il sito web».
Entro la fine dell’estate si prevede la conclusione del progetto con la messa in rete di strumenti di comunicazione online e offline, cartacei e digitali. Il sito web verrà tradotto in inglese, tedesco e “lingua semplice”.
«“Visitcles” è un esempio virtuoso di come creare, attraverso vari passaggi, un sito web tagliato sulle diverse esigenze – ha aggiunto in conclusione Alessandra Carli di “Kumbe” –. Al suo interno si trovano delle particolarità studiate su misura come i percorsi a tempo o la gestione degli eventi tramite l’accesso diretto da parte delle associazioni. È uno strumento che permette di velocizzare i tempi e garantire l’accessibilità a tutti. Uno strumento popolato di contenuti che raccontano il territorio nella sua completezza».